DOTTOR ALBERTO FRANCHI medico veterinario a Verona dal 1986.
Prevenzione e cura delle patologie comportamentali del cane e del gatto.
Ambulatorio Veterinario Borgo Venezia del dottor FRANCHI - Via Felice Casorati 19 - Verona
Ambulatorio Veterinario Avesa Borgo Trento del dottor FRANCHI - Piazza Plebiscito 7 - Verona.
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strong text**Buongiorno, dottore. Abbiamo una coppia di bulldog francesi. Ci stanno letteralmente distruggendo la casa durante le nostre assenze: per dispetto si accaniscono anche contro i mobili, i battiscopa e le porte. Abbiamo un divano nuovo e non vogliamo che faccia la stessa fine. Punisco severamente al mio ritorno i cani, ma non ottengo niente! Ci può aiutare?
Chiaramente non mi è dato qui lo spazio per tenervi una seduta comportamentale, tantomeno per effettuare una terapia comportamentale tramite internet. Ma la situazione di sofferenza dei vostri cani mi spinge ad offrirvi degli spunti ed a segnalarvi, soprattutto, delle sviste.
Tengo a precisare che i cani non fanno “i dispetti ai proprietari” per ripicca contro la loro assenza. Quelle che voi notate al rientro a casa sono manifestazioni di profonda sofferenza. Solo noi umani facciamo i dispetti (le faide, le rappresaglie e la ritorsioni ne sono un esecrabile esempio).
Inoltre punire i cani per qualcosa che hanno commesso non ha senso: nemmeno se voi foste presenti nell’atto di compiere un danno. La violenza e gli abusi contro un piccolo animale sono per prima cosa eticamente inaccettabili, poi controproducenti. In un cane aggressivo la violenza del proprietario esacerba le manifestazioni violente (la violenza viene giustamente percepita dal cane come un mezzo di relazione con l’uomo, lo fa proprio e lo impiega a sua volta); in un cane ansioso non fa che aumentare l’ansia. Alcuni cani ansiosi, patologicamente accettano e giungono a desiderare un atto violento da parte del padrone pur di riceverne l’attenzione!
Consiglio vivamente di iniziare un percorso terapeutico che abbia come fine la riduzione dell’ansia.
Si perviene ad ottimi risultati anche senza l’impiego di **** ansiolitici. Tengo a basare la terapia comportamentale soprattutto sulla modificazione delle relazioni uomo-cane. Da una parte si mira, attraverso stadi crescenti, a togliere l’ansia inducendo l’animale ad avere fiducia e stima nel proprietari: la disciplina diminuisce l’intensità dell’ansia. L’animale è tranquillo e sereno quando percepisce di avere un ottimo referente nel padrone. Parallelamente vengono intrapresi degli esercizi comportamentali che inducono l’animale a rimanere calmo e rilassato lontano progressivamente dal padrone nel tempo e nello spazio.
Nella maggior parte dei casi si giunge a buoni risultati entro alcune settimane senza l’impiego di ****.
Qualora la situazione lo esiga, anche per facilitare l’apprendimento delle modificazioni comportamentali da parte dell’animale, si possono impiegare **** che tolgono l’ansia. Questi, è bene ricordarlo, sono un ausilio alla cura, non la terapia. Vanno somministrati per il tempo strettamente necessario e non per tutta la vita del cane (non avrebbe senso) e vengono ridotti a dosi decrescenti man mano che si possono notare i progressi dovuti alla terapia comportamentale attuata dal proprietario in sintonia con il veterinario curante.
Dottor Alberto FRANCHI, medico veterinario Verona, U.L.S.S. n° 20 - O.M.V. n° 425 del 1986.
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Inserito il:
, 13 Dicembre, 2012 09:46
Aggiornato il:
, 28 Aprile, 2016 18:58
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Lunedì, 11 Febbraio, 2013 09:46
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