Bea è una pitt pura, nei cui occhi si legge tutta la tristezza, la desolazione e la disperazione di un’anima tristissima e disperata per le condizioni in cui l’uomo l’ha costretta a vivere.
Bea ha 12-13 anni, è arrivata in canile 3 mesi fa, abbandonata, dopo essere stata usata tutta la vita come fattrice.
Ha le mammelle e la vulva dilatate tantissimo, quindi ha fatto tantissimi parti, uno dietro l’altro.
Ha piaghe da decubito sui gomiti, quindi significa che è stata tanto tempo in uno spazio molto piccolo, senza muoversi.
E’ stata usata come fattrice, tenuta tutta la vita in un box minuscolo, facendole fare gravidanze su gravidanze. Senza camminare, senza correre, senza nulla per lei, neppure un prato.
Bea non esisteva. Doveva solo produrre cuccioli puri, denaro.
Adesso, arrivata in canile, non è stato possibile inserirla nei box normali, perché è molto anziana, non verrebbe mai accettata dagli altri cani. Lei nonostante sia una pit è buonissima, non ha mai imparato a difendersi, soccomberebbe, non la lascerebbero mangiare.
Così Bea adesso è chiusa in un box della clinica del canile di 1.5 metri per 1.20, da sola. Praticamente è una gabbia, non riesce neanche a muoversi.
E forse questo box non è diverso da quello in cui è stata rinchiusa tutta la vita per fare cuccioli, al punto da provocarle le piaghe.
Bea sta andando in una depressione terribile, sta diventando apatica.
Troppo, troppo dolore, troppa sofferenza l’uomo ha riversato sul suo corpo e sulla sua anima.
I suoi occhi sono tristissimi, disperati.
Ma una volta l’abbiamo fatta uscire, e allora Bea sorrideva. E’ buonissima, ha tutta la curiosità dei cuccioli, come se non avesse mai visto niente del mondo e tutto per lei è nuovo, è curiosità, desiderio assoluto di conoscere .
Quando vede gli altri cani scodinzola come una matta, vorrebbe giocare con loro, vorrebbe farsi una corsetta sull’erba, anche se non riesce a correre.
Quando ha camminato sull’erba aveva il sorriso stampato sul viso.
Non l’aveva mai vista.
Ha probabilmente iniziato a fare i cuccioli quando era una cucciola lei stessa, e solo i cuccioli sono stati i suoi compagni per tutta la vita. Per questo quando vede gli altri cani si comporta come si comportano i cuccioli fra loro.
E’ sorda, quasi completamente. Ma sa andare al guinzaglio ed è dolcissima, si fa accarezzare, Bea sembra una bambina indifesa.
L’abbiamo tirata fuori una volta sola, una volta sola in tre mesi. Una volta in 12 anni di vita.
Bea si sta buttando molto giù, sta diventando apatica. Chiusa in uno spazio in cui non riesce a muoversi da tre mesi, senza niente da fare, da guardare. Senza più neppure nessuno da amare, perché è troppo anziana.
Il suo sguardo è disperato, triste, ci chiede aiuto.
E’ compatibile con cani di ogni tipo e con i gatti, vivendo isolata solo con i cuccioli è buonissima, vorrebbe solo compagnia.
Salviamo Bea. Ha vissuto una vita che è una non vita, sempre e solo sfruttata dall’uomo.
Liberiamola da questa gabbia in cui può solo girarsi.
Diamole per quello che le resta la gioia di camminare sull’erba. Di avere spazio intorno a sé, di potersi muovere.
Di avere una cuccia calda e buone pappe.
Di essere finalmente amata.
ACCETTIAMO ANCHE UNO STALLO.
LA PORTEREMO DAPPERTUTTO CON UNA STAFFETTA.
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