Ci chiediamo che cosa cambia dall’allevamento di Green Hill, davvero, che cosa cambia.
Dino è nato all’interno del canile di Noha, è uno dei figli di Luce, una cagnolina arrivata in canile incinta, che ha partorito i suoi cuccioli in un box.
La sua mamma Luce è stata adottata, ma era ammalata di leucemia e dopo un anno di adozione, trascorso in famiglia, amata e coccolata, è morta.
Anche la sorellina di Dino è morta.
Lui invece, Dino, un cagnolino nero dal pelo lucido di circa 15 kg, nato in un box, è stato con la sua mamma solo per due mesi. Poi è stato messo nel box con Fulvio, e lì è cresciuto, in un rettangolo di 2 metri per 3 di solo cemento, umido, sporco, sempre bagnato di acqua e frequentato solo dai topi.
NON E’ MAI USCITO DA LI’. Neppure per sgambare, neppure per una passeggiata. Mai. Le foto che vedete sono state scattate di nascosto da una volontaria, più di un anno fa ormai. Le volontarie non possono recarsi in quell’area del canile e non lo hanno più visto.
Ma sanno due cose, che da quel box non esce mai, e che esiste ancora. E sanno che da due anni anche il conforto di Fulvio gli è stato tolto, questo povero cane vive in quel box chiuso completamente solo. Dal box non vede nulla, è chiuso su 3 lati e dall’unico lato aperto vede solo uno stretto corridoio di cemento, in cui nessun essere umano arriva mai e che si apre su altri box. Questa è tutta la sua vita.
Ha uno sguardo disperato. La postura del suo corpo è disperata. Questo è l’orrore.
Dino non sa che esiste l’erba, non l’ha mai vista, non sa che cosa è. Non ha mai visto un prato. Non conosce lo spazio davanti a sé, né il cielo. Dino non ha mai camminato.
Ha 6 anni, è nato nel box che vedete e vive così da 6 anni. Sei anni di disperazione. Vi preghiamo facciamo finire questo orrore, questa privazione sensoriale senza fine. Questa non è una vita, senza neppure un ricordo a dare la forza di continuare.
Dino sembra uno di quegli animali nati in laboratorio e mai usciti da lì. Il suo laboratorio è un box di cemento, in cui ormai vive completamente solo.
Le volontarie non possono andare per farlo uscire, per confortarlo. Ma possono farlo adottare.
Allora Dino uscirà. Non sappiamo se saprà andare al guinzaglio, ma siamo certe che potrà imparare. E se ci fosse un piccolo giardino avrebbe tutto il tempo per farlo. Ha solo bisogno di muoversi, di vedere il verde e lo spazio intorno a sé. Ha solo bisogno di respirare.
Allora non potremo immaginarci il suo stupore e poi la sua gioia e la sua felicità, quando verrà accarezzato, quando mangerà per la prima volta una pappa calda e umida. Quando per la prima volta vedrà il colore verde. Quando per la prima volta poserà con timore le sue zampe sull’erba. Quando per la prima volta alzerà il suo muso infelice e vedrà le nuvole nel cielo e allora saprà che la vita è meravigliosa.
Voi lo saprete, vedrete il suo stupore trasformarsi in gioia, il suo sguardo fisso e disperato aprirsi in un sorriso. Per voi.
Vi preghiamo di salvare questo cane, di compiere un grande gesto di amore.
Lo porteremo dappertutto con una staffetta.
Anche se qualcuno volesse pagare per lui una pensione noi potremmo toglierlo da lì e salvarlo.
Chiara 3474867985 chiaradiso@libero.it »
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