I volontari non vanno più nemmeno da lui, per evitare che vedendoli si ferisca nel vano tentativo di uscire da quella prigione disumana. Così anche quel piccolo conforto gli è stato tolto. Ora non vede più nessuno, non esce mai, è completamente solo.
URGENTE, ADOZIONE DEL CUORE:
LINUS, 9 ANNI, DA 7 ANNI E MEZZO VIVE IN UN BOX DI 2 METRI PER 3 DI CEMENTO, SENZA USCITE.
E’ STATO ABBANDONATO QUANDO AVEVA SOLO 1 ANNO, LEGATO FUORI DAL CANCELLO DEL CANILE.
LINUS E’ DISPERATO, NON ACCETTA IL BOX, PER LUI DA QUASI 8 ANNI OGNI GIORNO E’ COME SE FOSSE IL PRIMO GIORNO DI ABBANDONO.
PIANGE SEMPRE, CONTINUA A FARE AVANTI E INDIETRO NEL BOX, SEMPRE, E’ MAGRISSIMO PERCHE’ PER LO STRESS NON ASSIMILA IL CIBO.
QUANDO CI VEDE ARRIVARE IN CANILE, DOPO 2 MINUTI C’E’ UNA POZZA DI SANGUE SULLE GRATE E SOTTO IL SUO BOX.
LUI CON I DENTI CERCA DI MANGIARE LE SBARRE, DI USCIRE, E SI FERISCE LA BOCCA A SANGUE.
SI E’ FERITO ANCHE SOPRA L’OCCHIO, NEL TENTATIVO DI PASSARE CON IL MUSO SOTTO LE GRATE DI FERRO.
LINUS E’ DISPERATO, LA SUA ADOZIONE E’ URGENTISSIMA.
MASSIMA DIFFUSIONE ! 16/07/2014- Latina: adottabile nel Nord e Centro Italia.
Nonostante il canile sia terribile per tutti, non tutti i cani sono uguali.
Linus è disperato, non accetta assolutamente la reclusione, lo spazio minuscolo in cui il suo corpo che dovrebbe essere grande ma che ormai è solo magro, deve vivere.
E’ stato abbandonato quando aveva 1 anno legato al cancello del canile, era di qualcuno, aveva una famiglia.
Da quasi 8 anni Linus vive in un box di solo cemento di 2 metri per 3, in cui vivono in due cani. Da lì Linus non era mai uscito.
In quest’ultimo anno sono arrivati in questo canile i volontari e lui è uscito per 3 volte, anche se in un anno gli spettava neppure un’uscita sola, perché è un cane disperato.
I volontari lo vedono sempre piangere, ininterrottamente, e fare avanti e indietro nel minuscolo spazio del box, due passi in realtà, due passi avanti e due indietro, sempre, ininterrottamente.
Ha un’ansia, una disperazione che spezza il cuore.
E’ magrissimo, gli si vedono le costole, non perché è malato ma perché per lo stress e la sofferenza non assimila.
Quando poi vede che i volontari passano nelle file dei box, li chiama, piange come un bambino. Ma con 500 cani, lui non esce mai.
E allora dopo 2 minuti dal nostro ingresso vediamo le sue grate sporche di sangue, e una pozza di sangue sotto le grate del suo box.
Linus morde le grate di ferro per romperle, nel disperato tentativo di uscire. Le grate non cedono, ma lui si ferisce la bocca e i denti a sangue.
Ha una cicatrice sopra l’occhio che si è fatto cercando di fare passare il suo muso sotto la porta del box, ma lì ci sono dei pungiglioni di ferro e lui si è fatto male, si è lacerato la carne.
E’ disperato, non sappiamo come altro dirlo, non accetta assolutamente la reclusione nel minuscolo box. Per lui ogni giorno è come il primo giorno di abbandono, da 7 lunghi anni.
Temiamo per la sua vita, perché il canile è fatto apposta per non lasciare uscire i cani, non ce la farà mai, si ferirà solo continuamente nel corpo.
Linus va d’accordo con gli altri cani, è sterilizzato e buonissimo.
Nelle foto lo vedete felice perché sono state scattate dopo una delle sue uniche 3 uscite dal box.
Si lascia accarezzare dalle persone, va al guinzaglio, cerca il contatto umano. E’ un cane dolcissimo, affettuoso, fa il seduto, si fa fare i grattini sotto il muso e sulla pancia, si siede vicino a noi.
Aveva sicuramente una famiglia, viveva libero. E questo per lui è ancora un bisogno insopprimibile.
Deve vivere in 3 metri per 2 senza mai uscire. E per lui è una sofferenza infinita.
Forse adesso Linus è il cane che ha più bisogno del canile, è disperato.
Nonostante abbia 9 anni andrebbe benissimo con una persona attiva, perché vuole correre, giocare, passeggiare. Oppure un giardino farebbe la sua felicità.
Non si è mai né rassegnato né adattato al canile, e sono 8 anni che vive come un prigioniero dell’inquisizione, sanguinante e disperato nel vano tentativo di liberarsi.
Abbiamo pietà di lui.
Le sue costole visibili a occhio nudo ci dicono che ha bisogno di buone pappe, mangiate dopo una passeggiata al sole e nell’erba.
Di carezze che gli ridiano un motivo per vivere.
I suoi poveri denti ormai consumati non potranno mai rompere le grate di ferro. Apriamole noi per lui.
Con un gesto di pietà, che gli ridia la libertà e la vita che i suoi padroni gli hanno rubato.
Noi non ce la facciamo più a vederlo così.
Piange, piange, spinge con il muso le sbarre per aprirle, morde le sbarre appena ci vede, le morde per romperle, fino a farsi sanguinare la bocca.
Non smette mai di camminare , avanti e indietro nei suoi unici 2 metri per 3, avanti e indietro, sempre.
E vederlo così magro, che piange e non smette, per chiamarci quando siamo lì, è insopportabile.
Perché noi non possiamo farlo uscire dal box, siamo in 2 e ci sono 500 cani.
Linus è ancora un cane bello, dal mantello biondo terra di Siena uniforme, ed è dolcissimo.
I volontari non vanno più nemmeno da lui, per evitare che vedendoli si ferisca nel vano tentativo di uscire da quella prigione disumana.
Così anche quel piccolo conforto gli è stato tolto. Non vede più nessuno, non esce mai, è sempre solo.
Facciamo finire vi supplichiamo, la tortura del suo corpo e del suo spirito, che dura da 8 anni. Liberiamolo.
ACCETTIAMO ANCHE UNO STALLO.
LO PORTEREMO DAPPERTUTTO CON UNA STAFFETTA.
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