DALILA HA 12-13 ANNI, VIVEVA IN UN GIARDINETTO CON IL SUO COMPAGNO DAVANTI ALLA CASERMA DEI CARABINIERI, CHE OGNI GIORNO PORTAVANO LORO DEL CIBO.
MA A SEGUITO DELLE LAMENTELE DI CHI NON VOLEVA VEDERE QUESTI DUE CANI LIBERI NEL PARCO, 3 ANNI FA E’ STATA PORTATA IN CANILE INSIEME AL SUO COMPAGNO.
L’ANNO SCORSO LUI E’ MORTO E DALILA ORA E’ SPENTA, RASSEGNATA.
LEI, ABITUATA A STARE SEMPRE ALLA LUCE, NEL VERDE, VIVE DENTRO UN BOX DI CEMENTO, NON HA PIU’ POSATO LE SUE ZAMPE SULL’ERBA.
DIAMO A DALILA UNA CASA.
Campobasso, 21/01/2019
Dalila è anziana, ha 13 anni, ma fino a tre anni fa aveva una vita che si poteva definire felice.
Viveva davanti alla caserma dei carabinieri, vivevano lei e il suo compagnetto liberi, in un giardinetto li davanti, e i carabinieri ogni giorno portavano loro del cibo.
Ma delle persone si sono lamentate di questi poveri cani che già non avevano nulla e gli hanno tolto l’unica cosa che avevano, il verde e il sole. Li hanno fatti entrare in canile.
L’anno scorso il suo compagno di una vita è morto e Dalila è rimasta sola.
E’ sterilizzata, sa andare al guinzaglio, ma nessuno in canile ha mai tempo per portarla fuori.
Da tre anni Dalila vive in un box di cemento semibuio dove il sole quasi non entra, sempre bagnato con ristagni di acqua rossastra di ruggine, la ruggine che cola dalle grate.
Lei, abituata al sole, al vento, lei che viveva sull’erba, ha perso tutto.
Da tre anni Dalila non vede un prato, non cammina sull’erba.
Esce solo nel cortile di cemento davanti al box e solo per 1 ora al giorno.
Si fa accarezzare, è bravissima, cerca le coccole, è buonissima con tutti, lei era abituata alle persone e anche se le persone l’hanno tradita, lei le ama ancora.
Ma adesso si è spenta, è diventata rassegnata, triste. Sta sempre dentro la sua cuccia, sporge la testa e quando vede che niente è cambiato, rientra dentro. Anche se il box è aperto non sempre esce.
Lei sa che è sola, che il suo compagno è morto e che fuori la aspetta solo altro cemento duro e gelato.
E’ molto triste, ormai sembra pensare che nessuno la salverà .
Ma quando la volontaria si avvicina, lei allunga il suo musino verso il suo viso, per darle un bacio.
Perché la volontaria ha un bocconcino per lei, l’unica cosa buona che ogni tanto qui mangia, un bocconcino saporito, in ore e giorni di nulla.
Dalila era bella, lo è ancora. Bianca, con il pelo morbido. Se lavata diverrebbe bellissima.
Ora ha uno sguardo rassegnato, è depressa, ha perso tutto.
Ha perso la libertà , la vita, e ora che il suo compagno Dalì è morto in canile , si sta spegnendo.
Era con lui da sempre, hanno affrontato la vita da randagi insieme, e forse sarebbero vissuti ancora liberi e accuditi in strada, felici, a modo loro. Ma la durezza della gente e del canile, li hanno spenti.
Dalila è negativa alla lesh, esce con altri cani, sia maschi che femmine, è molto buona con tutti. E se le dai un bocconcino lei ti guarda grata e vuole darti un bacio.
Dalila porta un nome simile ad un fiore. Facciamo che la sua vita rifiorisca.
Lei non lo spera più.
Ma fate che un giorno la volontaria vada da lei per dirle Dalila, uscirai fra pochi giorni, farai un viaggio e quando arriverai ci sarà ancora il sole e sarà ricomparsa l’erba e il vento.
E qualcuno ti accarezzerà e ti darà bocconcini saporiti, non una volta alla settimana, ma sempre.
E ti dirà abbiamo avuto molti fiori ma tu, Dalila, sei il più bello.
PER INFO E ADOZIONE, CHIARA (scrivetemi un messaggio su what zap e vi richiamo io)
338 7303334
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ROBERTA roberta.pe9@gmail.com »
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