Da 2 anni non esce più in passeggiata dal box, vive sempre solo, e per questo dicono che è diventato fobico. Continua a fare avanti e indietro ininterrottamente nel minuscolo box, senza fermarsi.
Dato che è diventato fobico, i veterinari del canile gli hanno rifiutato l’adozione che avevamo trovato, una famiglia dove sarebbe stato libero in giardino.
Lo lasciano uscire dal canile, da quella gabbia, solo per andare in un rifugio con un comportamentista.
Salviamolo.
Bread è un bretoncino puro bellissimo, bianco e arancio, di circa 14 kg. E’ giovane, ha circa 4 anni, ma la sua vita adesso è un inferno.
Bread ha trascorso al canile di Trapani 1 anno della sua vita, e poi il canile è stato messo sotto sequestro. I volontari non sono più andati, le adozioni si sono fermate, e i cani non sono più usciti dai loro box di cemento.
Bread da 3 anni vive in un box di cemento di 2 metri per 3, completamente solo, e da 2 anni non esce più in passeggiata dal box.
Tre anni fa Bread era un bretoncino affettuoso, che in canile si faceva prendere in braccio, come si vede dalle foto.
Adesso, Bread si rintana in un angolo quando vede qualcuno, per la disperazione ha tentato di mordere il veterinario che cercava di prenderlo e continua a camminare ininterrottamente nel suo box di 2 metri per 3, avanti e indietro, sempre.
Fa una pena vederlo, stringe il cuore, è solo l’ombra di sé stesso, stressato, sfinito nel corpo e fiaccato nella mente. Sembra un automa, non più lui.
Due anni di detenzione disumana lo hanno ridotto così. Non abbiamo foto di adesso, le foto che vedete sono di 3 anni fa, quando Bread ancora si faceva prendere in braccio, quando ancora aveva speranza negli uomini.
La cosa incredibile è che avevamo trovato per Bread una casa, ma visto che, secondo i veterinari del canile, è diventato fobico, non lo lasciano uscire.
E non importa se è diventato fobico proprio per il canile. Non importa se in una casa con un giardinetto Bread in pochi giorni avrebbe riacquistato la fiducia nell’uomo e nella vita, la capacità di camminare diritto.
Visto che è diventato fobico deve rimanere lì. Lo lasciano uscire solo per andare in un rifugio dove ci sia un comportamentista che segue i cani. Da lì poi potrà andare in adozione.
Allora noi siamo a chiedervi di aiutarlo, di fare finire il suo andirivieni incessante in quel minuscolo spazio, la sua paura, la sua angoscia.
Per lui, un cagnolino piccolo, dolcissimo, bisognoso di affetto, la solitudine in quel box minuscolo, senza uscite, è una tortura infinita.
Bread non ce la fa più, distrutto dall’uomo.
All’inizio, 3 anni fa, quando vedeva qualcuno passare davanti ai box lui si metteva seduto a guardarlo, aspettava e sperava qualcuno che andasse per lui, per liberarlo, per fargli compagnia, forse solo per una carezza.
Forse pensava che facendosi vedere bravo e seduto sarebbe stato accarezzato, portato via da lì, pensava che quella detenzione fosse una cosa temporanea, sicuramente poi l’avrebbero fatto uscire, di lì a poco.
Ma a poco a poco la speranza si è spenta nel suoi occhi. Da quando il canile è stato messo sotto sequestro e i volontari hanno smesso di andare.
Adesso non fa più il seduto. Adesso continua ininterrottamente a fare avanti e indietro, a girare su sé stesso, come una giostra orribile che nessuno ferma.
Noi possiamo fermarlo.
Cerchiamo per lui un rifugio con un comportamentista, che si offra di accoglierlo e di salvarlo.
In alternativa cerchiamo un gruppo di madrine, per arrivare a coprire la quota mensile di un rifugio dove questo piccolo possa essere spostato.
Abbiamo già un gruppetto che potrebbe coprire una piccola quota mensile, ma non è sufficiente.
Noi siamo sicure che trovandosi libero, sull’erba, con buone pappe, Bread migliorerà subito e poi sarà facile farlo adottare, perché è ancora un breton bellissimo.
Vi supplichiamo rispondeteci. Non abbandoniamolo.
347 6405781 Roberta.pe@tiscali.it »