SALVATI DALLA STRADA DOPO CHE I LORO GENITORI ERANO STATI AVVELENATI, VIVONO TUTTI DA 2 MESI IN UN CAPANNONE DI LAMIERA SENZA FINESTRE E SENZA LUCE. Vivono al buio, sdraiati su ripiani di lamiera, gli occhi sempre bassi, non hanno nulla da guardare, neppure la luce.
Regaleremo loro voli della speranza, 13 voli che dalla Sicilia li portino verso la vita, uno ad uno. Vi preghiamo, salviamoli.
MASSIMA DIFFUSIONE ! 28/03/2013- Sicilia- adottabili nel Nord e Centro Italia.
Il destino dei cuccioli non è per tutti i cuccioli uguali. Non lo è stato per loro. Nati sulla strada, randagi, non voluti, scacciati, senza padrone e senza amore. Le loro mamme sono solo cagne randagie, per loro non c’è cibo, ma bocconi lasciati lungo la strada per attirarle. Così le povere, con i cuccioli da sfamare, si fidano, addentano grate quei bocconi, forse pensano in fondo gli uomini non sono malvagi, si sono ricordati di noi. Invece quei bocconi erano impregnati di veleno e loro muoiono fra atroci dolori.
Forse avrete sentito di quei 9 cani avvelenati in Sicilia. Ecco, questi per cui vi chiediamo aiuto sono i loro cuccioli, 13. Vengono tolti dalla strada perché avrebbero fatto la stessa fine, ma nel canile, nei box, non c’è più posto. Così vengono chiusi tutti e 13 in un capannone di lamiera, senza aperture, senza ricambio d’aria e senza finestre, senza luce. Vivono così, immersi nel buio, da due mesi. Sdraiati su ripiani di lamiera o di legno, la testina sempre bassa, gli occhi bassi e semichiusi, non hanno niente da guardare, neppure la luce.
Non si può vivere così. Degli esseri viventi, dei cuccioli, non possono vivere senza luce.
Vogliamo un cucciolo perché ci metta gioia, ci delizi con la sua spensieratezza, le sue forme tondeggianti i suoi occhioni stupiti e gioiosi sbarrati sul mondo. Anche questi cuccioli hanno gli occhi sbarrati sul mondo, ma perché sono stati abbandonati, hanno sofferto la fame, la privazione e ora devono vivere chiusi in un capannone chiuso e senza finestre. I loro occhi sono “adulti” e pieni di dolore alla stregua di quelli dei bambini poveri: sono gli ultimi tra gli ultimi di un paese industriale della Sicilia, quelli di cui nessuno chiede notizie su come vivono, quelli per cui nessuno piange se muoiono.
Questa non è la Sicilia delle vacanze, del mare di cristallo liquido e delle granite al gelso, questa è la Sicilia che urla la sua violenza sugli animali. E’ la Sicilia dello sforzo di pochi, splendidi volontari. Che non è mai abbastanza. Perché hanno a che fare con cuccioli nati per essere poveri, scomodi e non amati. Troppi, sempre tragicamente troppi. 13 cuccioli, con i genitori avvelenati, vivono dentro a un capannone di lamiera del canile della cittadina, al buio. Chi vuole un cucciolo brutto? Eppure, dicono che l’amore rende belli. Noi ci crediamo.
Loro, tutti questi 13 piccoli diventeranno belli, anzi bellissimi, se un cuore luminoso vorrà regalargli una vita. Hanno tutti dai 3 ai 6 mesi. Vi preghiamo di salvare anche quelli meno belli, anche quelli un po’ più grandi. Altrimenti dovranno continuare a vivere su stretti ripiani in un capannone di lamiera, senza finestre, senza uscite, un capannone che fra pochi mesi diventerà rovente, d’estate lì dentro non si respirerà. E dopo anni vissuti al buio diventeranno ciechi. E per loro la vita semplicemente sarà finita.
Cambiamo il loro destino. Adesso sono piccoli, sono solo due mesi che vivono così, possiamo salvarli, possiamo salvarli tutti. Sognano questi piccoli, solo con i loro sogni possono uscire da quel capannone buio. Loro ancora non ci conoscono, ma noi, noi possiamo essere i loro sogni.
Alcuni anni fa abbiamo fatto un appello del cuore per 17 piccoli che vivevano rinchiusi in una soffitta, forse qualcuno di voi lo ricorderà. Non erano mai usciti, non avevano mai visto l’erba o un albero. Tutti, tutti loro sono stati adottati, voi siete stati le loro ali. Li avete portati tutti salvi in volo fuori da quella soffitta.
Vi chiediamo anche questa volta di essere le ali per questi 13 infelici, ali grandi su cui loro possano salire e volare fuori da quella prigione.
Sono 13 questi cuccioli, come i 12 mesi dell’anno più uno, forse, il mese della speranza. Sono 13 come le 12 costellazioni del cielo più una, forse, quella dell’amore. Facciamoli risplendere come 13 piccole stelle.
Possiamo farli salire, increduli e spaventati, su un volo di linea, che si alzerà dalla Sicilia verso una terra più dolce, che li accolga e porti loro quella luce e quell’amore che la vita gli ha negato.
Non avranno rimpianti lasciando questa terra, voleranno, liberi. In quell’aereo, formato dalle nostre mani e dal nostro cuore, saliranno verso la luce, e i loro occhietti si spalancheranno. Avranno finalmente un loro nome, avranno una vita.
Queste creature saliranno in volo in tutta Italia sverminate, vaccinate e microchippate.
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