Buzz sta invecchiando e morendo in quel canile, aiutateci a tirarlo fuori.
Grazie.
ADOZIONE DEL CUORE:
BUZZ, INCROCIO PASTORE TEDESCO A PELO LUNGO, HA 8-9 ANNI E DA 6 ANNI VIVE CHIUSO IN UN BOX DI SOLO CEMENTO SENZA MAI USCIRE, INSIEME AD ALTRI TRE MASCHI.
APPENA ARRIVATO ERA VITALE, ABBAIAVA, VENIVA ALLE GRATE, CI CERCAVA.
ADESSO E’ SPENTO, DALL’ASPETTO SCIUPATO, MOLTO DIMAGRITO.
NON SI MUOVE QUASI PIU’, RESTA SEMPRE SDRAIATO SUL CEMENTO, ANCHE QUANDO NOI ARRIVIAMO.
SEMBRA SAPERE CHE NESSUNO LO PORTERA’ MAI VIA.
DIMOSTRIAMO A BUZZ CHE SI SBAGLIA, RIPORTIAMOLO ALLA VITA, VIA DA QUESTA TOMBA.
MASSIMA DIFFUSIONE ! 03/06/2015- Frosinone: adottabile nel Nord e Centro Italia.
Buzz sarebbe un cane ancora molto bello, è un incrocio pastore tedesco dal mantello focato e il pelo lungo.
Era bello quando è entrato, 6 anni fa. Non sappiamo niente del suo passato ma probabilmente Buzz era il cane di qualcuno, perché appena arrivato in canile, quando ci vedeva arrivare abbaiava felice, veniva alle grate, ci cercava.
Era abituato al contatto con l’uomo e voleva essere portato via con noi.
Ma gli anni sono passati, 6 anni. 6 anni che Buzz ha trascorso sempre chiuso in un box di solo cemento di 5 metri per 4, insieme ad altri 3 cani maschi, senza mai, mai uscire da lì.
Buzz da lì non è mai uscito. I volontari si recano in quel canile solo una volta al mese, e nel box di Buzz non sono mai potuti entrare.
Dal box i cani non vedono il mondo di fuori. Si sporgono dalle grate, mettono fuori la testa, ma non vedono niente.
Buzz come gli altri non ha neppure una cuccia per lui, ma solo una parte interna con delle panche dove dormire.
E d’estate il cemento, che è l’ unico posto su cui i cani possono camminare, è sempre rovente.
Nessun visitatore arriva qui, in mezzo ai monti , il canile dista 150 km dai volontari, che quindi possono andarci solo una volta al mese, ma non per fare uscire i cani, solo per scattare qualche foto e dargli una possibilità di salvezza.
Buzz quando è entrato era un cane vitale, festoso. Quando ci vedeva passare una volta al mese abbaiava, veniva alle grate, ci cercava. Aveva bisogno del contatto umano.
Ma sei anni di questa prigionia disumana, 6 anni a chiamarci invano, senza che mai nessuno entrasse nel suo box, lo hanno spento.
Nessuno è mai entrato nel suo box, ad accarezzarlo, a confortarlo, a dirgli che non ci eravamo dimenticati di lui.
Adesso Buzz non abbaia più quando ci vede, non ci viene incontro, non ci cerca più.
Dalle sbarre riusciamo ancora ad accarezzarlo ma ormai è un cane spento, rassegnato a questo nulla, a questa sofferenza.
Sta sempre lì sdraiato sul cemento, non si muove più. Per andare dove?
Ormai lo sa che chiuso dentro quel loculo di cemento non riesce neanche a camminare.
Sembra sapere che nessuno verrà a salvarlo.
Dimostriamogli che si sbaglia, che gli esseri umani non si sono dimenticati di lui, che non lo lasceranno morire in questa prigione disumana.
Le volontarie sono preoccupate, Buzz adesso ha un aspetto sofferente, sciupato, apatico, ed è molto dimagrito. Sicuramente per lo stress, per la sofferenza che gli è scesa nel corpo.
Non aspetta più niente. Sembra chiamarci senza voce.
Va d’accordo anche con i maschi e sarebbe ancora un bel cane. Con pappe buone e passeggiate che facciano rinascere il suo corpo.
Con una persona da amare e accudire, che gli voglia un po’ di bene, con un affetto che farà rinascere il suo spirito.
I pastori tedeschi sono molto intelligenti, sono nati per stare sempre vicino all’uomo, per avere uno scopo, per servirlo.
Non si può prendere uno di loro e chiuderlo per sempre in un loculo di cemento, senza vedere più nessuno, senza mai uscire. Così muoiono.
Nessuno in sei anni è mai entrato nel suo box, e Buzz ormai a capito, non lo aspetta più.
Così quando qualcuno per la prima volta entrerà, lui resterà sdraiato per terra, senza aspettarsi niente.
E invece vedrà che ci rivolgeremo proprio a lui, per la prima volta, e quando lo faremo uscire, quando per la prima volta uscirà da quel cancello di ferro che le sue povere zampe non possono aprire, allora saprà che la sua vita non era finita.
E un lampo di speranza e di gioia accenderà ancora i suoi occhi.
Vi chiediamo di fare accendere questa speranza, di dargli la gioia di sapere di esistere ancora.
E sarete voi a raccoglierla questa gioia, giorno dopo giorno.
La sua gratitudine, la sua felicità per il cibo buono, per un prato, che Buzz non ha più visto, per una passeggiata, per l’erba, per una casa che lo accolga, cadranno sulla vostra vita come un dono, come una benedizione.
LO PORTEREMO DAPPERTUTTO CON UNA STAFFETTA.
Paola Ade 3397876019 paola.aclonlus@gmail.com »
Roberta.pe@tiscali.it »
Inserito il:
, 28 Luglio, 2016 16:48
Aggiornato il:
, 27 Settembre, 2016 12:14
Scade il:
Lunedì, 26 Settembre, 2016 16:48
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