E’ POSITIVO ALLA LESH. CON UN TITOLO MOLTO BASSO, MA IN CANILE NON GLI VIENE DATA NESSUNA CURA E COSI’ LA LESH CONTINUERA’ AD AVANZARE.
E’ BUONO, DOLCE, SOTTOMESSO, SI ARRAMPICA SULLE GRATE PER AVERE UNA CAREZZA DALLE VOLONTARIE QUANDO VANNO IN QUEL CANILE 1 VOLTA AL MESE.
E’ DIVENTATO MAGRO, EMACIATO, TRISTISSIMO.
NON CE LA FA PIU’ A RIMANERE RINCHIUSO, A VIVERE COSI’ ABBANDONATO NEL NULLA.
NOI PENSIAMO FOSSE UN CANE DI CASA.
AVRA’ BISOGNO SOLO DI 1 PASTIGLIA AL GIORNO, E SOLO PER 2 MESI.
E DI AVERE QUALCOSA, QUALCUNO A CUI GUARDARE.
Riportiamo Jack alla vita. Jack era sicuramente un cane di casa, perché è entrato in canile già grande, aveva 4 anni, ed è affettuoso, remissivo, dolcissimo.
Uno dei tanti poveretti abbandonati fra i monti del basso Lazio.
Adesso ha 11 anni almeno, e sono 7 anni che è in canile. Da 7 anni questo cane vive chiuso in un box di solo cemento di circa 5 metri per 5, insieme ad altri 4 cani. Da qui non è mai uscito, mai, neppure una volta.
In questo canile sperduto fra i monti del basso Lazio i volontari vanno solo 1 volta al mese e non sempre entrano in tutti i box. Spesso riescono solo allungare le mani dentro le grate per dispensare una carezza a chi accorre.
Jack accorre sempre.
Si arrampica con tutto il corpo sulle grate per ricevere quell’unica carezza al mese. Quell’unico tocco che è tutto ciò che gli rimane, per sapere di essere ancora vivo.
Perché qui in questo canile i cani non vedono mai nessuno, e non vedono il mondo.
Per quanto si sporgano dalle grate, non vedono nulla, non il verde, non lo spazio. Neppure altri cani vedono, per confortarli.
Davanti alle grate di ogni box vedono solo uno stretto corridoio e la parete di altri box chiusi di cemento.
Non hanno nulla a cui guardare. Per questo molti, dopo anni di questa detenzione, perdono la vista. Il loro campo visivo si rimpicciolisce.
Dopo 7 anni di questa vita Jack è diventato solo l’ombra di sé stesso.
Quando è arrivato era in forze, in salute. Adesso è diventato molto magro e tristissimo, i suoi occhi sono spenti.
E’ positivo alla Lesh, ma con un titolo molto basso e in canile non gli fanno nessuna cura. Basterebbe 1 pastiglia al giorno per 2 mesi perché la lesh. si negativizzi, ma se non curata continuerà ad avanzare.
Jack infatti perde peso, ogni mese lo troviamo sempre più emaciato.
E’ un cane molto buono, tranquillo, affettuoso, dallo sguardo ormai spento e tristissimo, senza più speranza.
Ha un carattere sottomesso con gli altri cani. Con le persone cerca il contatto umano, sicuramente era un cane di casa, aveva una famiglia, e 7 anni di questo vuoto, di questa privazione sensoriale infinita, hanno spento la sua speranza.
Non ha più passeggiato, non ha più visto l’erba né i colori, né un albero, da sette anni.
Ma si riprenderebbe subito, gli basterebbe uscire da lì, da questo loculo di cemento. Gli basterebbe camminare ancora, mangiare pappe buone, profumare il verde.
E qualche carezza, sapere di appartenere ancora a qualcuno, di non essere stato abbandonato da tutti. Noi pensiamo che saprebbe anche da subito andare al guinzaglio.
Se in forze, amato, diverrebbe anche bello, perché ha un muso gentile, delicato e il mantello di colore biondo rosa, come i tramonti nei cieli puliti.
Jack ha bisogno di avere qualcosa, qualcuno a cui guardare, di una scintilla di amore che lo faccia rivivere.
Ma qui, fra le montagne, in un box gelato, è sempre solo, e sta tremando di freddo.
Vi preghiamo non lasciamolo qui, emaciato, sempre più magro, senza cure.
La sua adozione è davvero urgente, Jack ormai è anziano ed è sfinito, non ce la fa più, i suoi occhi sono bassi, tristissimi.
Forse un mese andremo e Jack non ci sarà più e di lui non sapremo più nulla, sarà morto nel nulla, come finora ha vissuto.
Portiamolo via adesso, verso una casa, la stessa che forse non ha mai smesso di sognare e di aspettare, in questi 7 lunghi terribili anni.
Allora i suoi occhi si riaccenderanno di luce.
LO PORTEREMO DAPPERTUTTO CON UNA STAFFETTA.
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